I PUNTI CHIAVE

In cosa Credo

Una città sicura

Una città può essere vissuta bene quando è sicura. In tutte le zone cittadine dovranno essere favorite le iniziative di controllo ed integrazione sociale che scoraggino comportamenti pericolosi e criminosi. Attraverso l’apertura di attività aperte al pubblico fino a tarda sera, con l’attivazione di percorsi museali e culturali serali e notturni e con tutte le attività che favoriscono una fruizione diffusa dello spazio urbano si possono prevenire senza costi ed in maniera efficace le attività criminali.

Università

Trento da ormai quasi sessant’anni ospita un’università che nel corso del tempo ha raggiunto livelli di qualità assai elevati. Tuttavia la città ha fatto fatica a concepirsi come città universitaria nel senso classico del termine. Integrare meglio i due elementi fra loro potrà essere motivo di ulteriore rafforzamento dell’identità della città e della sua economia legata al commercio ed ai servizi.

Trento Smart City

La tecnologia offre potenzialità a tutt’oggi non pienamente e organicamente sfruttate dalla P.A. La stessa Città di Trento, seppure dotata di alcune applicazioni che consentono un più celere dialogo con il cittadino, risulta carente sotto alcuni profili. La nostra idea è dunque quella di rendere Trento DAVVERO “altamente digitalizzata” e “user friendly”, con un’evidente ricaduta positiva sulla qualità della vita dei cittadini e delle imprese, per l’evidente abbattimento dei tempi di attesa, e sulla efficienza, efficacia ed economicità dell’attività amministrativa.

Circoscrizioni

Noi crediamo nel decentramento politico-amministrativo e crediamo nella sussidiarietà verticale per cui riteniamo tutt’ora che le Circoscrizioni vadano mantenute e semmai valorizzate e potenziate quale strumento di ascolto del territorio e delle sue necessità. Certo su di esse andrà fatta una riflessione circa le competenze ed eventuali variazioni territoriali, ma tutto questo dovrà essere fatto non con operazioni di vertice ma sempre privilegiando il confronto e l’ascolto di queste realtà importantissime per la città.

CHI SONO

Laurea in Economia e Commercio

Economia politica

Vice Presidente nazionale UCID

Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti

Socio IAI

Istituto Affari Internazionali Roma

Socio Centesimus Annus

Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice

Presidente SSF Trentino

Sport Senza Frontiere Trentino APS

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    Popolo iraniano

    Richiesta di sostegno

    Trento, 3 gennaio 2023

    Al Sindaco
    Al Presidente del Consiglio Comunale
    Loro sedi

    Spett.le Sindaco, Spett.le Presidente del Consiglio Comunale,
    sono Marcello Carli, consigliere del Comune di Trento.
    Scrivo la presente a seguito del momento delicatissimo che vive l’IRAN.
    In quel Paese, devastato da quarant’anni di regime teocratico ed antidemocratico, e negatorio dei principali diritti civili quali la libertà di abbigliamento e di parola, dopo la morte crudele di Masha Amini, ragazza barbaramente uccisa per non avere correttamente indossato il velo, migliaia e migliaia di ragazze e di ragazzi hanno iniziato una diffusa protesta per chiedere libertà, dignità e giustizia.
    Centinaia di questi sono stati arrestati ed uccisi, dopo tremende e crudeli torture, spesso impiccati. Molti tra queste e questi martiri erano eccellenti nello sport a livello internazionale.
    Ho scritto giorni fa una lettera all’Ambasciatore d’IRAN in Italia dichiarando di assumere il patrocino politico di un condannato a morte poco più che ventenne, e chiedere per lui clemenza ad un condannato. La sua colpa era quella di avere dato fuoco a dei cassonetti per protesta.
    Credo che se tutte le amministrazioni locali italiane ed europee, tutte le parlamentari ed i parlamentari italiani ed europei facessero lo stesso, creando una forte pressione internazionale, le cose potrebbero assumere una piega diversa e portare anche l’Unione europea ad assumere una posizione più chiara e coerente con i suoi valori costitutivi, fino anche ad interrompere le relazioni diplomatiche con l’IRAN.
    Ho promosso anche una petizione per chiedere la denuncia per crimini contro l’umanità della dirigenza criminale iraniana.
    Con la presente chiedo al Vostro Comune di assumere il patrocinio politico di un condannato a morte in IRAN e scrivere una lettera in sua difesa all’Ambasciatore iraniano in Italia.
    Allego all’uopo, a titolo di esempio, la lettera da me inoltrata all’Ambasciatore il 15 dicembre 2022, accanto all’ultimo elenco degli attuali (e conosciuti) condannati a morte.
    Confinando nella Vostra comprensione e nel Vostro sostegno,
    porgo un cordiale saluto,

    Marcello Carli

    Le ultime

    Novità da Facebook

    1 settimana fa

    Con l’attacco da parte degli Stati Uniti all’Iran, si è definitivamente creato un nuovo disordine internazionale. A partire dal 2001, quello che è stato l’ordine internazionale conosciuto e accettato e su cui sono fondate anche le liberaldemocrazie del mondo occidentale, è definitivamente tramontato. Credo però, che in un contesto come quello attuale, non dobbiamo mai perdere la speranza. E per guadagnare speranza dobbiamo guardare la storia. Se volgiamo lo sguardo alla storia dell’uomo, vediamo che l’uomo ha sempre cercato di allargare le comunità a cui apparteneva. Siamo passati dall’essere raccoglitori e cacciatori ad aver costruito i villaggi e poi i primi regni, poi gli imperi, per poi allargare la comunità fino a farla diventare globale in più riprese. Credo che la proiezione di lungo termine sarà quella di creare e di avere un ordine globale codificato da un punto di vista dell’ordinamento internazionale, e credo che anche in questo frangente storico molto difficile - in cui migliaia di persone stanno perdendo la vita in cui molte persone stanno vivendo le difficoltà derivanti dagli assedi e dalle guerre in corso, ed in particolare mi riferisco a quella dell’Ucraina e a quella dell’Iran - non dobbiamo comunque perdere la speranza e soprattutto la prospettiva. Anche oggi, in questa ora molto buia e in questa epoca molto incerta - perché nessuno è capace di prevedere cosa accadrà nel breve medio termine in relazione a quello che sta avvenendo in Medioriente - dobbiamo comunque mantenere lungo lo sguardo, ed elaborare una prospettiva pluridecennale, cercando di vedere e capire come si potrà costruire un nuovo ordine internazionale che dia un senso al villaggio globale che comunque, in questi decenni, si è venuto creando. Non dobbiamo sicuramente riproporre gli schemi e gli errori che hanno portato all’attuale disordine. Dovremmo invece partire dall’attuale disordine per costruire, affidandoci alla storia, una prospettiva di convivenza che possa davvero consentire di realizzare un nuovo ordine internazionale in cui possano trovare albergo i diritti delle persone, la pace e soprattutto la prospettiva di una crescita e di uno sviluppo condivisi con ilmaggior numero possibile di persone.#dirittiumani #pace #equità ... Mostra di piùMostra di meno
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    2 settimane fa

    Le guerre tendono a rinsaldare i popoli nel contrasto del nemico. Probabilmente la guerra contro l’Iran serve sia ad Israele che all’Iran. Ad Israele potrebbe servire per sbaragliare il suo unico vero nemico in zona che è, appunto, l’Iran. Oltre a unire il popolo diviso al proprio interno secondo molte linee di frattura, sia sociale che religiosa. Per l’Iran combattere contro Israele potrebbe rappresentare l’opportunità di rinsaldare un popolo fortemente spaccato al proprio interno secondo tantissime faglie, per ricompattarlo contro un comune nemico, come ai tempi della guerra, Iran-Iraq degli anni 80.Comunque evolva questa guerra, la mappa geopolitica del medio oriente è in corso di ridefinizione, perché un indebolimento forte del regime iraniano comporterà sicuramente il venir meno del potere di ricatto militare della mezzaluna sciita (Iran, Iraq, Siria, Hezbollah in Libano e Houti nello Yemen), che attualmente condiziona in maniera pesante tutta quell’area. Quello che mi auguro, e che in Iran possa trovare luogo un nuovo assetto che dia libertà al popolo che lo abita.Esiste infatti il concreto rischio che, con il venir meno della teocrazia islamica, il paese esploda alla luce delle sue numerosissime minoranze etniche, diventando un luogo altamente instabile. Tuttavia, alla luce delle numerose proteste che si sono svolte nel paese nel corso degli ultimi trent’anni, e delle migliaia di morti e di imprigionati e torturati che ci sono stati a seguito di queste proteste, auspico che il risultato finale di questa guerra possa coincidere, finalmente, anche con il rispetto dei diritti civili in Iran da parte di chi lo governerà.#dirittiumani #iran #Israele ... Mostra di piùMostra di meno
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    3 settimane fa

    La gentilezza e la signorilità che contraddistinguono Sinner lo rendono un campione nella vita e questa coppa nessuno potrà mai portargliela via.È e resterà un campione, anche davanti alle sconfitte in campo.Jannik Sinner ❤️#Sinner #tennis ... Mostra di piùMostra di meno
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    1 mese fa

    LA REPUBBLICA DEI FEDELI.In questo sgangherato Paese, la selezione della classe dirigente non avviene più in funzione delle competenze che le singole persone possono mettere a disposizione, ma solo sul principio di fedeltà. Potremmo chiamarla la Repubblica dei fedeli, perché in parlamento vengono elette le persone che sono fedeli al capo e nei posti di potere vengono messe le persone che sono fedeli a chi le designa. Dimenticando che le persone formate e intelligenti sono di solito leali ma possono pensarla anche diversamente dal capo, mentre i fedeli ubbidiscono al capo, non portano alcun valore , e spesso tradiscono trovando un protettore migliore. Con la conseguenza che ormai mettiamo spessissimo l’incompetenza al governo, per poi lamentarci che le cose non funzionano o che le scelte vengono fatte in maniera disordinata. E questo purtroppo è un’attitudine che permea tutta la nazione da nord a sud e dai Comuni fino al Parlamento. Questa è anche la Repubblica degli EGHI. Dove l’IO prevale sul NOI. Dove l’individualismo è diventato l’elemento costante dell’impegno e della comunicazione.La POLITICA VERA è GENEROSA, non prende ma dà, non antepone l’IO ma il NOI.#politica #yesman ... Mostra di piùMostra di meno
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    1 mese fa

    Offensivo ai valori della Repubblica Italiana il rifiuto della neo sindaca di Merano di indossare la fascia tricolore durante l’insediamento.Che sia un atto dovuto al desiderio di ribalta o al mancato riconoscimento dello Stato Italiano va comunque stigmatizzato.La Repubblica italiana è costituita dallo Stato, dalle regioni, dalle province e dai comuni; quando una sindaca neoeletta rifiuta di indossare le insegne della Repubblica italiana, di cui è un pubblico ufficiale, dovrebbe de jure decadere dalla carica; infatti, quali garanzie di imparzialità nei confronti dei cittadini di lingua italiana potrebbe garantire una simile persona?Quindi, in qualità di cittadino italiano chiedo l’adozione di un provvedimento governativo dí decadenza nei confronti della su detta.#merano #repubblicaitaliana ... Mostra di piùMostra di meno
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